Economic insecurity and political preferences
Bossert W., Clark A.E., D’Ambrosio C., Lepinteur A., 2023 – Oxford Economic Papers
L’aumento dell’insicurezza economica, generalmente intesa come l’incertezza riguardo alla stabilità economica futura, è diventata una questione di grande rilevanza negli ultimi anni, in quanto in grado di influenzare il comportamento degli individui e i risultati socioeconomici.
Nell’articolo “Economic insecurity and political preferences”, pubblicato su Oxford Economic Papers, Walter Bossert, Andrew E. Clark, Conchita D’Ambrosio e Anthony Lepinteur si interrogano su come l’insicurezza economica possa influenzare le intenzioni di voto degli elettori. Gli autori propongono l’insicurezza economica come un fattore aggiuntivo che potrebbe spiegare l’orientamento verso il populismo di alcuni settori dell’elettorato, oltre alla reazione culturale contro i valori progressisti, come il cosmopolitismo, il multiculturalismo o la percezione di una minaccia allo status sociale.
Nonostante il suo ruolo cruciale nel determinare gli esiti economici, politici e sociali, l’insicurezza economica rimane un concetto privo di una definizione universalmente accettata. La letteratura economica ha affrontato questa problematica in modi diversi, considerando, ad esempio, le variazioni del tasso di disoccupazione, il calo del reddito pro capite o i cambiamenti nelle percezioni soggettive della stabilità finanziaria. Data la complessità di tutte queste dimensioni, gli autori propongono una nuova misura semplificata dell’insicurezza economica a livello individuale.
La nuova misura è costruita utilizzando una somma geometricamente scontata delle fluttuazioni del reddito, rispettando un insieme di assiomi standard. Essa si basa su due proprietà fondamentali: la monotonicità delle perdite, secondo cui una riduzione delle risorse economiche aumenta l’insicurezza, mentre un incremento la riduce; e una maggiore enfasi sulle esperienze recenti, per cui le fluttuazioni finanziarie più recenti hanno un impatto maggiore sulla percezione dell’insicurezza.
La stima della misura dell’insicurezza economica richiede dati sulle variazioni delle risorse economiche dello stesso individuo nel corso di più anni. Questo è possibile grazie a due indagini longitudinali: il British Household Panel Survey (BHPS) per il Regno Unito e il German Socio-Economic Panel (SOEP) per la Germania. Per il Regno Unito l’analisi prende in considerazione il periodo 1991-2008, mentre per la Germania Ovest ed Est i periodi 1985-2018 e 1992-2018 rispettivamente.
In entrambi i dataset gli autori utilizzano come indicatore principale delle risorse economiche il reddito familiare equivalente annuo, ossia il reddito familiare corretto in base al numero di componenti del nucleo familiare, per tenere conto delle economie di scala derivanti dalla convivenza. Le variazioni di questo reddito negli ultimi cinque anni vengono quindi impiegate per costruire la misura dell’insicurezza economica.
Come illustrato nella Figura 1, il livello di insicurezza economica varia nel tempo e segue un andamento simile a quello della disoccupazione.

Note: Il valore dell’indice di insicurezza del 2000 è preso come base 100. Il tasso di disoccupazione nazionale è tratto dal database dell’OCSE.
Ma l’insicurezza economica influenza le preferenze politiche degli individui?
Poiché l’insicurezza è legata sia alla disoccupazione sia al reddito, attraverso un’analisi di regressione lo studio indaga su entrambi i fattori, insieme ad altre variabili demografiche e socioeconomiche. Questo approccio permette di isolare l’effetto dell’insicurezza confrontando individui con caratteristiche simili – come genere, età, livello di istruzione, stato civile e posizione nel mercato del lavoro – che differiscono solo per il livello di insicurezza economica.
I principali risultati suggeriscono che l’insicurezza economica aumenta il coinvolgimento politico. Piuttosto che scoraggiare la partecipazione, sembra infatti mobilitare gli individui, rendendoli più propensi a sostenere un partito politico.
La Figura 2 illustra l’impatto dell’insicurezza economica sulle preferenze politiche in entrambi i Paesi. I risultati dell’analisi di regressione logit multinomiale evidenziano che, nel Regno Unito, l’insicurezza economica è fortemente associata ad un maggiore sostegno al Partito Conservatore, mentre non ha un effetto significativo sul supporto al Partito Laburista. Allo stesso modo, in Germania, l’insicurezza economica aumenta il sostegno alla CDU/CSU, senza influenzare il supporto per la SPD.

Nota: Queste cifre mostrano gli effetti marginali di un aumento di una deviazione standard nell’insicurezza economica sulle diverse preferenze politiche.
Questi effetti persistono anche dopo aver controllato per reddito, situazione occupazionale e proprietà della casa, suggerendo che è l’insicurezza economica di per sé – e non solo le difficoltà finanziarie – a determinare tali dinamiche. Infine, la misura proposta di insicurezza economica si dimostra un predittore più efficace delle preferenze politiche rispetto ad altri indicatori comunemente utilizzati in letteratura.
Se dunque è vero che l’insicurezza economica ha contribuito al sostegno della destra nel Regno Unito e in Germania negli ultimi trent’anni, potrebbe essere anche legata alla recente ondata di populismo? Questa ricerca suggerisce di sì.
Analizzando il referendum sulla Brexit del 2016 attraverso i dati del database Understanding Society (che dal 2010 incorpora BHPS), gli autori riscontrano che un aumento di una deviazione standard nell’insicurezza economica è associato ad un incremento di un punto percentuale nella probabilità di votare per l’uscita dall’UE (Leave the EU).
Inoltre, i dati del database Understanding America Society mostrano che un livello più elevato di insicurezza economica ha aumentato l’affluenza alle urne negli Stati Uniti e ha favorito il sostegno a Donald Trump rispetto a Hillary Clinton, senza però influenzare in modo significativo il voto per i candidati di terze parti.
Si tende spesso a sostenere che l’insicurezza economica riduca il benessere individuale; ciò che emerge da questo contributo è che essa ha anche un impatto sulle dinamiche politiche. Piuttosto che disincentivare l’impegno politico, sembra stimolare l’attivismo nella direzione di sostegno alla destra.