Effetti della pandemia e scenari per l'economia e
la finanza pubblica
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” 16 e 17 settembre 2021
In considerazione della perdurante incertezza sull’evoluzione della pandemia da Covid-19, i lavori della XXXIII Conferenza SIEP, in programma il 16 e 17 settembre 2021, si svolgeranno in modalità telematica.
Conferenza 2021
La Società Italiana di Economia Pubblica (SIEP) annuncia che la XXXIII Conferenza annuale si terrà presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” il 16 e 17 settembre 2021. Il tema generale della Conferenza è:
“Effetti della pandemia e scenari per l’economia e la finanza pubblica”
Dopo un trentennio di ridimensionamento del ruolo economico dello Stato, la pandemia ha restituito centralità all’intervento pubblico. La necessità di socializzare i rischi e gli effetti economici della pandemia ha sovvertito una visione che appariva consolidata scientificamente e politicamente.
Quello in atto è un processo forzato di trasformazione dei processi di produzione e consumo in una condizione di incertezza, che storicamente i mercati non si sono mostrati in grado di affrontare. In tutti i Paesi sono state adottate politiche fiscali discrezionali senza precedenti. Ovunque è prioritario affrontare l’emergenza sanitaria e sostenere diffusamente il benessere delle famiglie e la sopravvivenza delle imprese attraverso misure emergenziali, da una parte, e politiche di ricostruzione e rilancio socio-economico di lungo periodo, dall’altra. Spinta dalla consapevolezza
della fragilità comune, l’Unione europea ha disposto una rete di sostegno in forme diversificate di intervento monetario e finanziario, articolate in programmi che hanno aperto un rilevante dibattito scientifico e politico, specialmente riguardo ai Paesi a elevato debito pubblico.
Gli interventi che seguiranno dovranno essere necessariamente disegnati in forma e misura diversa per le imprese e i lavoratori nei diversi settori dell’economia. Il che significa disegnare un sistema coordinato e coerente di interventi: nella fiscalità delle famiglie e delle imprese; nelle politiche contro le inasprite disuguaglianze; nelle politiche del lavoro, specialmente nei settori particolarmente colpiti; nelle politiche industriali, indirizzate dagli obiettivi europei della sostenibilità ambientale e della trasformazione digitale.
Dalla capacità degli Stati di realizzare interventi efficaci dipenderà non secondariamente la condizione delle istituzioni democratiche, che la crisi ha messo sotto pressione alimentando varie forme di populismo e indebolendo il ruolo dei parlamenti nazionali. Di qui la necessità per i governi di attuare le scelte nelle forme più trasparenti, anche traendo indicazioni dalla valutazione delle scelte compiute nella prima fase della crisi pandemica.